NEWSLETTER LUGLIO 2022

NEWSLETTER DI LUGLIO 2022

…Per tutta la vita ci si domanda quale possa essere il principio grazie al quale (o a causa del quale) dobbiamo trovarci spesso nella vita in condizioni di sofferenza.
Grandi tradizioni hanno trattato questo argomento sviscerandolo a livelli profondi ma spesso poco comprensibili all’essere umano, osservando quanto sia importante la disidentificazione dal corpo fisico per riconoscere che c’è un aspetto più ampio in noi che non vive dell’impermanenza della natura delle cose terrene e dalla quale, se vogliamo vivere la vera beatitudine, è necessario sganciarsi.
Questi concetti sono affascinanti e nutrienti per l’animo umano che ha messo appena il naso verso questo mondo infinito di conoscenza ma quanto è difficile a volte mettere in pratica ciò che nella teoria si ha compreso
benissimo.

Allora impariamo ad osservare ciò che ci circonda, impariamo a ringraziare le piccole cose che la vita ci ha dato, proprio come dei doni che non appartengono a noi ma che il cosmo ha voluto con noi condividere. Perchè tutto vive di modificazioni, nulla è stabile, tutto fluisce attraversato da varie correnti che si mescolano e un giorno ti portano ad essere in un luogo felicemente beato e il giorno dopo si fatica a comprendere come mai tutto sia già cambiato, ritrovandoci un uno spazio/tempo totalmente diverso, attraversati da sentimenti diversi che conducono la nostra mente a manifestare pensieri diversi…e tutto intanto va avanti, scorre, come una zattera in mezzo al mare: noi sai quale tempesta ti attraverserà e non sai se ne uscirai vivo, intanto però prendi a mano a mano confidenza con l’acqua
fintanto che la zattera si disgrega. E comprendi che non è la zattera a permetterti il viaggio ma le onde che ti portano lontano…

Allora ascoltiamo questa Terra che ci chiama a sè ma non dimentichiamo di toccare il Cielo sfruttando la sua forza. Solo una buona spinta a Terra ci può permettere di fare il salto più alto.

Ti suggerisco questa pratica da svolgere nei momenti in cui senti che lo sconforto inizia a sollevarsi:
– Scegli un orario al mattino presto o la sera quando il sole inizia a tramontare. Osserva la Natura quanto è rigogliosa in questo periodo dell’anno, portati in un bel prato verde e distenditi per qualche istante.
– Ascolta il tuo peso a terra e senti la capacità della Terra di sostenerti e farti sentire al sicuro. Rifletti sulla sua presenza sotto di te.
– Inizia a respirare consapevolmente e ascolta lo scambio che si creatra te e l’universo esterno: dona una parte di te a questo universo e accogli una parte di esso dentro te fino a sentire un mescolamento delle vostre forze così ampio da non permetterti più quasi di distinguere ciò che è  fuori da ciò che è dentro – tutto ha la stessa forza ed energia.
– Coltiva il distacco mentale, addestrando la mente a diventare un osservatrice del proprio pensiero. L’obiettivo è discriminare tra ciò che è permanente e ciò che non lo è.
– Mentalmente, passa in rassegna passivamente gli eventi del giorno precedente in dettaglio e in ordine cronologico, senza giudicare o analizzare alcun pensiero o evento. Diventiamo osservatori, spettatori imparziali di quello che si manifesta nella mente. Se vuoi approfondire: Quando andrai in profondità nella tecnica, oltre una mera elencazione cronologica degli eventi, osserva direttamente il tuo stato mentale, i tuoi sentimenti e i pensieri che vivi in quel particolare momento;
diventa diretto testimoe del costante cambiamento nel flusso mentale senza esserne affetti. Osserviamo il processo come uno spettatore al teatro che assiste allo spettacolo.
– Invia al Cosmo un intento che ti permetta di chiarire il percorso che desideri svolgere e rimani in attesa della sua risposta senza forzature, rimanendo solo nell’apertura all’ascolto.
– …e poi metti alla prova il tuo spirito bambino trovando un motivo per saltare: su un sasso, un fosso, a terra, nel vuoto, giocando…sperimenta le basi di appoggio per sentire quella che ti permette di metterti più in
gioco e fare esperienza (chiaramente l’interpretazione è intesa anche in senso figurato, la realtà che si esprime interiormente la devi trovare tu)

Hari Om Tat Sat
Alessia Benacchio

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